lunedì 6 ottobre 2008

..dove eravamo rimasti?



C’è una “palestra” attraverso la quale sono passati molti giovani aspiranti attori di mia conoscenza.
Alcuni hanno fatto della loro passione per il teatro un mestiere, altri hanno abbandonato, presi dalla corrente e trascinati su altri lidi; altri ancora coltivano sempre il fuoco acceso qualche anno fa: che covi sotto la cenere o che sia vivo e scoppiettante, continuano a godere di quel tepore, alimentandolo con legnetti di tempo rubato, pur avendo inevitabilmente scelto altre priorità.

L’unica cosa che accomuna tutte queste persone è quella di aver preso parte ad un ambizioso progetto di Ninni Matera nato nel 2001 (prima ancora che la Compagnia del Mulino si costituisse) in seno al Teatro Osservatorio, progetto che tutt’ora è ben lungi dall’esaurire le sue energie.

“Le Storie di Sud” è uno spettacolo che ha regalato uno spazio da solcare a volenterosi attori alle prime armi: li ha tenuti per mano, li ha visti crescere, spesso li ha visti andar via, talvolta li ha cacciati..
Ma alcuni sono rimasti.
Durante gli anni e grazie alla guida di Ninni, regista e autore dell’opera, questo spettacolo, passato attraverso 5 differenti edizioni, è maturato e cresciuto, proprio come gli attori che ha coltivato, si è perfezionato, rinnovato e riproposto sempre in maniera differente.

“Sud”, come lo chiamiamo noi della compagnia per comodità, ha ancora molto da dire.

Come una fenice, rinasce dalle sue ceneri con un piumaggio nuovo e splendente: aggiunge ulteriori sfumature alla sceneggiatura tramite la penna di Ninni Matera, precisa ed olia la macchina registica con l’intervento di Alessia Matera, rinnova le coreografie grazie alla preziosa collaborazione di Giuliana Stancarone, si avvale, nell’esecuzione dei canti, della magnifica voce di Rossella Calabria e gode dell’interpretazione più esperta e consapevole di tutti gli attori della Compagnia del Mulino coinvolti.
Le numerose integrazioni nel cast donano inoltre un rinnovato smalto allo spettacolo, prima fra tutte quella che riguarda il nuovo protagonista, Roberto Rocci.

La macchina è già partita, sembra quasi che sia viva e senziente: brama un nuovo palco, le luci, l’abbraccio del pubblico...
Nel frattempo si rimette in forma, prova e riprova i costumi davanti allo specchio, si rifà il trucco ed aspetta.

“Le Storie di Sud” è una diva, e sarà presto di nuovo in scena, sempre affascinante, sempre vitale.
Con o senza di noi.
A. Matera

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